Il design è ancora per tutti? Il prezzo della qualità e il peso delle scelte
Anche tu hai la sensazione che il buon design stia iniziando a costare troppo per persone comuni come te e me?
I costi dell’arredamento sono saliti e la qualità, rispetto ai decenni precedenti, in molti casi si è abbassata.
Il settore del design si è dimenticato della (abbondante) fetta di popolazione che ha un budget contenuto a disposizione? E se sì, qual è il ruolo del design al giorno d’oggi?
Perché sì, la qualità oggi costa troppo
Ecco una panoramica del settore arredamento.
Cosa succede | Dati e spiegazioni |
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Il mercato è in calo | Il fatturato totale è sceso a 51,7 miliardi di euro, con un calo del -2,9% rispetto al 2023. Questo significa che si vende e si produce meno. |
Si vende meno in Italia | Le vendite nel mercato interno sono calate del -3,3%. |
Anche l’export è in difficoltà | Le vendite all’estero sono scese del -2,1%. Paesi come Francia e Germania comprano meno mobili italiani. |
Produzione in discesa |
Produzione legno: -4,5% Produzione mobili: -3,8% |
Vendite nei negozi di mobili | Anche le vendite nei negozi sono calate del -1,1% nei primi 9 mesi del 2024. |
Perché succede tutto questo? | Perché il prezzo delle materie prime è aumentato e sono diminuiti gli incentivi fiscali (bonus casa, mobili, ecc.). |
Fonti: Federlegno, Confartigianato, ISTAT
In poche parole, si produce meno, si vende meno, e tutto costa di più.
I prezzi dei materiali e della manodopera sono saliti alle stelle: legno, metalli, tessuti, imbottiture...
Quindi anche prodotti medi, prima accessibili, ora costano molto di più.
Molti brand di design puntano al lusso o al segmento alto, lasciando scoperta quella fascia "media" che una volta offriva un buon compromesso tra estetica e prezzo.
I brand low cost hanno migliorato il loro appeal online, investendo in styling, fotografia, AI.
Tutti passaggi fondamentali per comunicare per immagini e accorciare le distanze tra il mondo virtuale (quello degli e-commerce) e quello reale.
Sì, perché comprare online permette alle persone con budget contenuti di avere un maggiore controllo dei costi.
I prezzi esposti negli e-commerce permettono di confrontare anche in maniera autonoma i pro e i contro di ogni prodotto e di valutare la possibilità di avere lo stesso mobile o un arredo simile a un prezzo più vantaggioso.
Tuttavia, non sempre un piccolo prezzo corrisponde a una qualità non eccellente.
Insomma, l’e-commerce fatto bene (con foto reali e curate, possibilità di invio di campioni materici, ottima comunicazione con il cliente, tempistiche di consegna chiare e buon servizio post vendita) hanno tutta l’attenzione delle persone “comuni”, quelle con vite normali e stipendi nella media, per capirci.
In sostanza, sono davvero pochi i brand che scelgono di garantire qualità e, nel contempo, prezzi democratici.
Risultato? Chi vuole qualcosa di bello e duraturo ha poche alternative davvero accessibili.
In più, l’arredo compete col costo della vita: mutui, affitti, bollette, inflazione.
Pensare a scelte “di qualità” senza rinunce diventa sempre più difficile.
Anche per i professionisti del design non è semplice
Progettare bene con budget piccoli richiede uno sforzo enorme.
Non è solo questione di gusto o creatività: sono in ballo ore di ricerca, soluzioni su misura, esperienza.
Gestire un piccolo budget è come giocare a Tetris. Se un pezzetto è più grande, bisogna trovare un pezzo più piccolo che si incastri perfettamente nello spazio vuoto rimasto.
Ogni pezzo ha una forma precisa e se ne sposti uno, devi ricalcolare tutto il resto per farlo incastrare senza lasciare vuoti.
Ma di chi è la colpa?
L’aumento dei costi dei materiali è un fattore incisivo.
Aumenti dei costi delle materie prime nel settore arredo e design (Italia, 2020–2025)
Legno: nel 2025 i prezzi del legno continuano a salire, spinti dalla grande domanda, dal maltempo e da altri fattori legati all’ambiente. Questo crea molta instabilità nel mercato.(fonte naturalmentelegno.com).
Gommapiuma: anche i costi della gommapiuma per l’imbottitura sono aumentati parecchio. Il prezzo cambia a seconda della densità e dell’uso specifico del materiale.
Acciaio: Per l’acciaio, nel 2025 i prezzi stanno crescendo soprattutto perché serve fare scorte. Si prevede però che presto il mercato si stabilizzerà un po’ di più (fonte FinFer).
Vetro: da marzo 2025 i prezzi del vetro sono aumentati di circa il 30%, arrivando a 18 RMB (circa 2,34 euro) al metro quadro. Questo fa pensare che il costo continuerà a salire. (fonte it.migoglass.org).
Energia: a gennaio 2025 il prezzo dell’energia elettrica è salito del 44% rispetto a gennaio 2024. Per una famiglia media, la bolletta della luce è aumentata in media del 24%. (fonte Rinnovabili)
Costi logistici: nel 2024 i costi per la logistica, tra operai e gestione, sono aumentati molto. Anche nel 2025 la tendenza continuerà, a causa delle crisi e delle guerre ancora in corso nel mondo (fonte TIMOCOM).
Questi aumenti motivano l’incremento del costo degli arredi di qualità da parte delle aziende, che non sono, quindi, da demonizzare.
Cosa possiamo fare?
Non è facile, ma non è neanche impossibile.
Ecco alcune strade che possiamo percorrere, insieme.
Affidarti alla figura della/o stylist per un restyling
Una stylist d’interni possiede una profonda conoscenza delle tecniche di styling che permettono di valorizzare ogni dettaglio della casa, evidenziandone i punti di forza e minimizzando eventuali difetti o aspetti meno piacevoli.
Grazie a soluzioni creative e mirate, la stylist riesce a trasformare gli ambienti con interventi studiati, evitando stravolgimenti costosi e complessi. Il risultato è uno spazio rinnovato, armonioso e personale, che rispecchia davvero chi lo vive.
Non è necessario comprare tutto subito: un progetto ben pianificato e gestito stanza per stanza ti permetterà di ottenere un risultato di qualità, sostenibile nel tempo.
Un restyling fatto bene cambia tutto — anche senza budget alti.
Ciao, mi chiamo Federica, sono content creator e stylist d’interni. Lavoro con aziende che vogliono raccontare il proprio design in modo autentico, e con persone comuni che sognano una casa bella, accogliente e piena di personalità— anche con un piccolo budget.
Dai un’occhiata alle mie consulenze online per avere un’idea di quello che possiamo fare insieme per la tua casa.
La mia wishlist per il futuro del design
Un mondo del design che non escluda, ma che apra porte e opportunità a tutti, senza compromessi sulla qualità e la sostenibilità
Vorrei che designer e produttori che sviluppino prodotti innovativi usando materiali sostenibili e tecniche di riciclo, creando pezzi dal design senza tempo, ma con costi contenuti, pensati per chi ha budget limitati senza rinunciare a qualità e stile.
Sogno startup che facilitino il riuso degli arredi second hand, semplificando:
il trasporto;
la comunicazione di misure e caratteristiche;
la qualità delle foto prodotto;
e che garantiscano spedizioni affidabili, perché senza questo tutto resta difficile.
Vorrei che, invece di criticare le nuove tecnologie e le catene low cost — spesso le uniche opzioni accessibili alle persone comuni — tutte le piccole aziende che non l’hanno ancora fatto finalmente si impegnassero a digitalizzarsi. Internet, i social e l’e-commerce sono il futuro e possono aprire molte porte a chi sa sfruttarli.
Disclaimer: non basta solo aprire un sito o una pagina social. Dietro a un brand online di successo ci sono tante figure professionali specializzate, come:
influencer,
social media manager,
esperti di e-commerce,
content creator,
stylist,
fotografi,
web designer,
copywriter,
customer care specialist
e tante altre figure professionali.
Tutte queste persone lavorano insieme per far emergere un marchio, creare contenuti di qualità, curare l’immagine, comunicare bene e offrire una buona esperienza ai clienti.
Insomma, è come gestire un negozio fisico, ma con ancora più lavoro dietro le quinte. Il digitale è un’opportunità enorme, ma va saputa sfruttare bene.
Purtroppo in Italia ci sono ancora tante realtà (meritevoli!) troppo restie al cambiamento e poco propense a innovare — e questa resistenza rallenta la crescita del settore.
Fammi sapere cosa ne pensi in un commento.
Il design deve tornare a parlare alle persone vere, con case vere, budget veri, sogni veri.
Io ci credo ancora.