Cosa mettere tra due pavimenti diversi? Soluzioni per valorizzare quelli originali

Quando si abbatte un muro in una casa d'epoca, spesso ci si trova davanti a un problema: i pavimenti delle due stanze erano diversi e ora devono convivere nello stesso spazio.
Parquet a spina di pesce, palladiana, cotto, graniglia, veneziana o cementine: tutti pavimenti bellissimi, che meritano di essere valorizzati e non coperti.
Come fare per collegarli senza rovinare l'effetto complessivo?
Ecco le soluzioni più eleganti e durature per raccordare pavimenti diversi in casa.

Valorizzare i pavimenti originali, non coprirli

Prima di entrare nelle soluzioni pratiche, è importante chiarire una cosa: l'obiettivo non è mascherare le differenze, ma creare un accostamento armonioso.
Ogni pavimento racconta l'epoca della casa e la sua storia. Mantenere la graniglia o il parquet significa rispettare questo patrimonio. Per questo è meglio evitare soluzioni arrangiate o provvisorie: piastrelle messe "tanto per chiudere il buco" o materiali simili ma non uguali creano un effetto disordinato.
Meglio avere pazienza e fare un intervento fatto bene, magari con l'aiuto di una stylist, che sa come mescolare materiali e palette cromatiche per ottenere un risultato coerente con il tuo stile.

Se ti stai chiedendo come gestire l’accostamento di pavimenti diversi e come arredare gli ambienti intorno, il segreto è creare equilibrio visivo con materiali e colori coerenti allo stile della casa.

Mosaico sì, ma discreto e in palette

Una delle soluzioni più raffinate per unire due pavimenti diversi è il mosaico. Si possono scegliere tessere in marmo, vetro o ceramica, coordinate per colore ai due pavimenti da connettere o in totale contrasto.
L'effetto è quello di una "cerniera" elegante, che accompagna lo sguardo da un ambiente all'altro.
Il mosaico funziona particolarmente bene tra due graniglie diverse a grana piccola. Se la graniglia è costituita da scaglie grandi o medie, non sempre fa lo stesso effetto.
È un lavoro artigianale che richiede precisione, ma ha il vantaggio di adattarsi a forme irregolari e di dare un tocco di originalità, senza snaturare lo stile della casa.
In questo caso la scelta di colori e materiali è assolutamente fondamentale.


Molto meglio una soluzione discreta, che faccia visivamente da ponte tra i due pavimenti, senza creare caos visivo, che l’aggiunta di altri materiali, che rischiano di non armonizzarsi con il resto.

Anche la palladiana (la soluzione adottata nell’ultima immagine a destra qui sotto) può creare un bell’effetto.

Credits immagini, da sinistra: 1., 2., 3., 4., 5., 6

Resina monocolore

La resina è una scelta contemporanea, perfetta se si vuole ottenere un effetto minimale. Si può applicare solo nella striscia di raccordo, scegliendo un colore in palette con i due pavimenti.
Ad esempio, tra palladiana e graniglia, una resina color sabbia o grigio chiaro crea continuità visiva senza competere con i due materiali. La resina ha il vantaggio di essere continua, senza fughe, e di adattarsi a dislivelli minimi tra due pavimenti. È una soluzione resistente, facile da pulire, che funziona bene soprattutto in ambienti moderni o ristrutturati con uno stile pulito.

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Soglia di marmo

Le lastre di marmo sono un grande classico. Possono essere rettangolari e posate in modo ortogonale rispetto ai due pavimenti, creando una soglia elegante.
Il marmo funziona particolarmente bene se uno dei due pavimenti è in palladiana o veneziana, perché ne riprende la matericità. Si possono usare marmi chiari o scuri, a seconda del contrasto desiderato: un Calacatta per un effetto luminoso, un Verde Alpi o un Nero Marquina per un contrasto deciso.

È una scelta che comunica solidità e raffinatezza e che dura nel tempo.

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Microcemento e malta cementizia autolivellante

Sia il microcemento che la malta cementizia autolivellante (es. Ultratop di Mapei) sono materiali sono perfetti per raccordare pavimenti dal forte carattere, come palladiana, cementine e graniglia, perché introducono un momento di pausa visiva. Si possono pigmentare per creare un filo conduttore tra gli ambienti.
Hanno il vantaggio di avere un aspetto artigianale che si sposa bene anche con case d'epoca.

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Listelli di legno ortogonali

Se uno dei due pavimenti è parquet, una soluzione molto elegante è inserire dei listelli di legno ortogonali al verso di posa. Questo permette di creare una sorta di cornice che separa e unisce allo stesso tempo.

I listelli vanno scelti dello stesso legno e finitura del parquet esistente per mantenere coerenza.

È una soluzione che funziona bene per accostare parquet e cotto, parquet e ceramica, parquet e marmo, ma anche parquet e palladiana e graniglia.

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Profili in metallo: solo se discreti

Esistono profili per pavimenti di differente livello che aiutano a gestire piccoli dislivelli tra due pavimenti.

Possono essere in ottone, alluminio o acciaio. Nel caso di case d'epoca, meglio evitare profili silver, larghi e satinati, che risultano troppo moderni e fuori contesto.

Meglio optare per profili in ottone sottile, quasi invisibili, che creano una linea elegante senza rubare la scena ai pavimenti.

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Esempi pratici di accostamento

Come unire parquet e graniglia

Meglio unirli con listelli di legno ortogonali al verso di posa, scelti nella stessa essenza del parquet, oppure con una lastra di marmo neutro. La resina qui rischia di risultare troppo fredda e spoglia.

Come unire palladiana e graniglia

Il disegno irregolare di entrambi i pavimenti può creare confusione visiva. Meglio inserire una fascia liscia e monocromatica – resina, microcemento o un marmo poco venato – che funga da pausa visiva e porti armonia.

Accostare parquet diversi

Niente legno su legno di altra essenza: il rischio è un effetto disordinato. Meglio un marmo elegante o una resina neutra che crei una transizione chiara e coerente.

Accostare marmo e gres ✘

Accostare un gres effetto marmo o effetto legno a un vero marmo è sconsigliato: l’autenticità va rispettata. Se si scelgono piastrelle in gres semplici o colorate, meglio raccordare con un profilo sottilissimo, preferibilmente in ottone, per unire senza invadere.

Pavimenti parquet e ceramica insieme

Ottima idea chiudere il parquet con un listello ortogonale, così da definire un perimetro netto. In alternativa, un profilo tra parquet e piastrelle è una soluzione elegante, purché minimal.

Cosa evitare assolutamente

Meglio evitare:

  • piastrelle o piastrelline qualsiasi: non c'è niente di peggio che unire due pavimenti originali con un materiale da magazzino scelto solo per chiudere il vuoto;

  • materiali simili ma non identici: non tentare di imitare il parquet o la graniglia, il risultato sarà sempre posticcio;

  • rosoni: a meno che non siano originali o pensati per un ingresso importante, rischiano di sembrare fuori luogo nel mezzo di una stanza.

Perché rivolgersi a una professionista

Un interior stylist può aiutarti a valutare tutte queste opzioni e a scegliere quella più coerente con il tuo stile e con l'epoca della casa. Non è solo una questione estetica: un buon progetto tiene conto delle altezze dei pavimenti, dei giunti di dilatazione, dell'effetto ottico sulla stanza e persino del modo in cui la luce cade sul materiale scelto. Affidarsi a un professionista significa evitare errori costosi e ottenere un risultato armonioso.

Conclusione

Unire pavimenti diversi in casa è un'opportunità per valorizzare il carattere dell'abitazione, non un problema da risolvere in fretta. Che si tratti di accostare marmo e gres, parquet e ceramica insieme o due pavimenti a spina di pesce di essenze diverse, la parola d'ordine è coerenza.
Meglio aspettare, progettare e scegliere materiali di qualità piuttosto che fare un lavoro posticcio.

Così ogni ambiente avrà la sua continuità visiva e la casa conserverà la sua bellezza originale.

Ogni casa racconta una storia: il segreto è far dialogare i suoi materiali.

Scopri come posso aiutarti a trovare l’equilibrio perfetto tra stile e autenticità.

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