All about...fettuccia

Credo sia giunto il momento di parlare di un tema che mi è molto a cuore: la fettuccia. Ricevo spessissimo vostre domande a riguardo, pertanto ho deciso di fare un po’ di chiarezza affrontando l’argomento.
Concedetemi un breve (si fa per dire) excursus storico sul mio rapporto con questo filato.
A giugno scrissi un post, uno dei primissimi post del blog, in cui vi raccontavo del trend crochet-knitting in ambito “home”. Da lì è partito tutto. Ho acquistato (come promesso alla fine di quel post) della fettuccia color cuoio ed un uncinetto n°12 (non sapevo ancora che quell’uncinetto era troppo grande per il filato che avevo a disposizione) ed ho iniziato dal nulla ad imparare il punto basso. You Tube è stato il mio primo maestro, ma osservare “Live” delle mani a lavoro è diverso. I miei dubbi sono stati chiariti dalla mia dolce mamma che di uncinetto se ne intende.
Dopo un po’ di esercizio, ho iniziato a ricevere richieste ed ho deciso di aprire uno shop su Al ittle market. Ho fatto milioni di errori prima di acquisire una certa “proprietà” dell’arnese. Ho sfasciato milioni di punti perché non mi convinceva il risultato finale. Ho regalato cestini e tappeti che non ritenevo perfetti, ma funzionali. Mi sono sentita Penelope per la maggior parte del tempo, ma so che gli sforzi sono serviti ad imparare almeno un decimo delle cose che ci sono da sapere sul crochet.
Eh si, perché con il crochet non si smette mai di imparare.
Ok mi fermo qui, altrimenti l’excursus andrebbe ad occupare più spazio del previsto.

Che cos’è la fettuccia?
La fettuccia è un filato che si ricava dagli scarti di produzione delle industrie tessili. Il tessuto “in eccesso” viene filato ed aggomitolato in bobine. Proprio per questo motivo in commercio ci sono bobine di fettuccia più o meno elastica, lucida o opaca, sottile o doppia, in jersey, felpata, bucherellata, di jeans, di tela, fiorata….. Insomma,  dipende dal tessuto da cui proviene il filato.




Dove si acquista la fettuccia?
La fettuccia è reperibile in tutte le mercerie ed in alcuni shop online come ad esempio La Coccinella. Il brand più popolare in commercio è indubbiamente Hooked Zpagetti. Prodotti di questo marchio sono reperibili sul sito ufficiale o su Opitec.
In alternativa, potete cercare la fettuccia nei mercati, nelle fiere di settore o nei negozi che vendono materiali per hobby creativi (talvolta anche da +iger).
Se avete vecchie t-shirts, leggings, tovaglie e tessuti vari potete ricavare da essi un filato originale ed unico!



Parliamo di qualità....
Una fettuccia di buona qualità si riconosce da:
-          Colore: se il tessuto è a tinta unita non deve presentare traccia di alcuna macchia o sfumatura di colori differenti rispetto a quello predominante, né in superficie, né all’interno.
-          Spessore: il “nastro” deve avere una larghezza costante in tutto il gomitolo. Non devono esserci assottigliamenti o inspessimenti “improvvisi” che andrebbero ad influire sull’effetto finale del lavoro e sulla sua resistenza nel tempo.
Se avete dubbi sulla qualità del prodotto che state acquistando, sollevate i primi giri del filo sulla bobina e sbirciate i giri all’interno.

Come si lavora?
La fettuccia è un filato come gli altri, pertanto può essere lavorata normalmente sia ai ferri, che all'uncinetto, che al telaio. L'importante è utilizzare utensili che si prestino alle dimensioni del filo. 
Per quanto riguarda il crochet, a seconda dello spessore della fettuccia si possono utilizzare uncinetti che vanno dal 6 al 12. 


Potete seguire i classici schemi per centrini, presine. sciarpe, maglie.......Otterrete solo un lavoro più grande!


Cosa ci si può realizzare?
La fettuccia è prevalentemente utilizzata per realizzare borse. Grazie alla sua resistenza ed elasticità si presta a sopportare i pesanti fardelli che noi donne ci portiamo dietro.
Tuttavia, come vi ho anticipato, ci si possono realizzare cesti, tappeti, sottotazze, presine, copertine e così via.


Su Pinterest...
Se cercate ispirazioni su Pinterest cercate anche i corrispondenti:
"Zpaghetti" o "Zpagetti" in inglese e "Trapillo" in spagnolo. In alternativa la chiamano anche "T-shirt yarn" o solo "T-yarn".

A proposito di ispirazioni....ho pensato ad una rubrica:

Ogni Lunedì, a partire da oggi, troverete ispirazioni, patterns, nuovi punti, workshop, eventi ed idee da copiare! 
Passa a trovarmi anche Lunedì prossimo!


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Prima e dopo: da sedia da farmhouse a sgabello country

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